AirSeed Technologies ha ideato droni specializzati nel piantumare alberi per combattere il disboscamento del mondo.
La startup australiana AirSeed Technologies ha sviluppato droni specializzati nella piantumazione di alberi grazie a un sistema che consentirà una riforestazione generalizzata a una velocità centinaia di volte superiore rispetto a quella dei metodi attuali. L’innovativa tecnologia rappresenterà uno strumento fondamentale nella lotta contro il disboscamento del Pianeta.
AirSeed è un’azienda di risanamento ambientale nata nel 2019 a Sydney, dove vi è la sede centrale, a cui ha fatto seguito un ufficio satellite secondario a Città del Capo, in Sudafrica. Australia e Africa, al momento, sono le macroaree in cui la società sta lavorando maggiormente per portare il proprio contributo concreto. I droni piantumatori sono stati ideati appunto per favorire un ripristino su larga scala, inclusi gli ecosistemi più delicati, e possono essere utilizzati ovunque per rispondere a un’esigenza globale.
AirSeed ha sviluppato droni specializzati nella piantumazione di alberi dotati di capacità di apprendimento automatico ed equipaggiati con una biotecnologia relativa ai semi di cui l’azienda è proprietaria. I droni sono pensati per ripiantare rapidamente vaste aree di terreno spoglio e accelerare la riforestazione su scala mondiale. La mission di AirSeed, infatti, è piantare 100 milioni di semi all’anno entro il 2024 e ripristinare la biodiversità perduta in tutto il Pianeta.
Per perseguire il raggiungimento di tale obiettivo AirSeed procede attraverso indagini ecologiche su ogni sito piantando specie rigorosamente autoctone. I baccelli brevettati sono quindi personalizzati in funzione della varietà di pianta e della tipologia di terreno da piantumare. Le piantine includono alberi, arbusti ed erbe di ogni sorta e favoriscono una più profonda riqualificazione degli ecosistemi degradati. I droni possono piantare fino a 16 specie diverse a ogni volo ed etichettare con tecnologia GPS ogni baccello di seme e ogni singola attività, consentendo così di effettuare un monitoraggio approfondito dopo la semina.
Il fatto più straordinario è che il tutto avviene a una velocità altissima. I droni specializzati AirSeed, infatti, sono in grado di piantare fino a 40.000 baccelli di seme al giorno, riuscendo ad accedere ad aree remote e inaccessibili. La soluzione della società australiana risulta quindi circa 25 volte più veloce e più conveniente dell’80% rispetto ai metodi di piantagione manuale. Soluzioni praticabili di questo genere, che hanno un impatto positivo sull’ambiente e rispondono alle esigenze di biodiversità dei micro-ecosistemi, sono al centro delle azioni dell’azienda, portata avanti sviluppando soluzioni tecnologiche e scientifiche per favorirne la massima accessibilità possibile.
«Il nostro obiettivo è quello di creare un’azienda globale che generi un impatto ambientale positivo in tutto il mondo sfruttando l’innovazione, la tecnologia e la scienza. Nonostante gli ottimi risultati finora conseguiti, non riteniamo di aver ancora raggiunto il nostro pieno potenziale», ha dichiarato Andrew Walker, CEO e co-founder di AirSeed Technologies. «Tecnologia e scienza sono in costante evoluzione e migliorano di pari passo, implementandosi a vicenda all’interno di un circuito virtuoso. Come AirSeed ci impegniamo a proseguire gli ampi programmi di ricerca e sviluppo tecnologico e scientifico per rendere le nostre soluzioni migliori, più efficienti e convenienti per un mondo e un ambiente in continua evoluzione».