The Greenest: insieme per trasformare il Ticino nella prima regione a bilancio positivo del mondo

Lo Swiss Institute for Disruptive Innovation lancia un’importante iniziativa per compensare le emissioni di CO2

Nell’ultimo anno la pandemia ha messo in ombra quella che fino a ieri era considerata la minaccia più grande per il nostro pianeta: il cambiamento climatico. Il problema però resta, e ogni giorno aumenta di pericolosità. Di fatto, tutti gli esperti concordano nel sostenere che ci stiamo progressivamente avvicinando a un punto di non ritorno, superato il quale sarà impossibile riparare il danno che l’umanità ha inflitto al pianeta.

La questione è ovviamente molto articolata e le cause del surriscaldamento globale, e più in generale dell’inquinamento, sono imputabili a innumerevoli fattori. Tra i principali ricoprono un ruolo drammaticamente di rilievo le emissioni di CO 2.

Paradossalmente, nonostante l’intera comunità scientifica e organizzazioni della portata delle Nazioni Unite sollecitino da tempo i governi ad agire concretamente per contrastare la crisi ambientale, i risultati faticano a vedersi.
«Cambiamenti di questa portata si possono innescare in due modi: o con delle regole che arrivano dall’alto oppure, dal basso, con una presa di consapevolezza generale». Queste le parole di Paola Sonni, responsabile del progetto SostenibiliTi. L’abbiamo intervistata per farci spiegare come finalmente tutti noi possiamo fare la nostra parte per rendere il mondo un posto migliore e perché è importante farlo insieme.

Dott.ssa Sonni, che cos’è SostenibiliTi e da dove nasce l’idea?

Il progetto ha l’obiettivo di compensare le emissioni di CO 2 prodotte in Ticino piantumando alberi nelle zone del mondo in cui è più utile farlo. Vogliamo far diventare il Canton Ticino la prima regione al mondo con bilancio positivo. L’idea in realtà nasce già diversi mesi fa: l’anno scorso abbiamo lanciato una versione pilota che ha riscosso un successo inaspettato tra le aziende Ticinesi. Da lì il passo è stato breve e abbiamo deciso di metterci ancora più in gioco.
Aziende e amministrazioni pubbliche sono inevitabilmente vincolate a risultati di breve periodo. Di conseguenza, viene a mancare quella visione indispensabile per costruire azioni di più lungo respiro, le uniche in grado, in questo caso, di dare una risposta adeguata. Ma adesso abbiamo finalmente dalla nostra parte una nuova sensibilità che si sta risvegliando.

Una nuova sensibilità, può spiegarci meglio?

Certo. Il Coronavirus ha avuto un impatto dirompente su tutte le nostre certezze, sociali, economiche e politiche. Nel giro di poche settimane ci siamo accorti che le minacce possono diventare realtà e soprattutto che nessuno, e niente, è al sicuro di fronte al cambiamento. Ma il cambiamento non è mai intrinsecamente buono o cattivo. Quindi, anche dagli eventi più drammatici nasce qualcosa di positivo. Abbiamo imparato che le responsabilità sono condivise, che le azioni devono essere collettive per ottenere dei risultati concreti, abbiamo riscoperto il concetto di comunità e l’importanza del singolo gesto. Le faccio un esempio. Le restrizioni, i provvedimenti politici ed economici non possono fare quasi niente contro la pandemia. L’atto più potente in questa battaglia è quello del singolo. Mettersi la mascherina quando usciamo di casa, igienizzarsi le mani, evitare gli assembramenti, mantenere la distanza di sicurezza: sarà la somma dei singoli gesti a portarci fuori dal tunnel.
È qui che nasce la nuova consapevolezza, la nuova sensibilità che ci ha fatto comprendere quanto sia importante unirsi in una causa comune.

E quando si parla di inquinamento le responsabilità sono decisamente condivise…

Se pensiamo all’entità dei danni che come persone e in particolare come aziende arrechiamo all’ambiente, diventa ovvio che solo un’azione di pari portata, collettiva e di senso opposto può porre rimedio alla situazione drammatica in cui ci troviamo. SostenibiliTi ha sposato uno degli insegnamenti più importanti che tutti noi abbiamo ricevuto da bambini, ovvero “Chi sporca pulisce”.

Come funziona in pratica l’iniziativa?

SostenibiliTi è un portale attraverso il quale privati, aziende e pubbliche amministrazioni possono, con estrema semplicità, calcolare la quantità di emissioni di CO 2 che producono. Il calcolatore integrato calcola, appunto, la quantità di alberi che è necessario piantumare per compensare la CO 2 prodotta. L’utente ha poi la possibilità di coprire il costo di piantumazione o anche di scegliere di contribuire al bilancio positivo aggiungendo alberi. La piantumazione è resa possibile grazie alla collaborazione del SIDI con partner testati e dall’indiscutibile affidabilità.

Ha chiamato in causa aziende e pubblica amministrazione. È fiduciosa in una loro risposta?

Assolutamente sì. Prima di tutto perché sono convinta che il Ticino sia una regione pronta a mettersi in gioco in una partita così importante ed in diversi l’hanno già fatto.
Secondo, ma forse primo per rilevanza, perché, ancora una volta, siamo davanti a un radicale cambiamento. In quest’era di disruption stiamo assistendo all’emergere di una nuova scala di valori. Le persone e i sistemi non misureranno più il successo di un’azienda in termini unicamente economici ma ne soppeseranno l’impegno e il contributo attivo nel perseguimento di una causa maggiore.

Non starà dicendo che non considereremo più importanti gli aspetti economici?

No, sto dicendo che sta cambiando il paradigma. Le aziende tradizionali inseguono il profitto a tutti i costi. Le aziende destinate ad avere successo nel futuro inseguiranno i valori, perché è proprio in base a quei valori che le persone sceglieranno da chi comprare. Chi desidera essere competitivo nei prossimi anni non potrà sfuggire a questa logica. SostenibiliTi vuole far leva su questo cambiamento innescando quella che noi chiamiamo una “competizione positiva”. Gli imprenditori non faranno più a gara a chi ha la sede più bella o il fatturato più grosso, ma a chi riuscirà ad unire la propria prosperità alla produzione di un impatto positivo e concreto sulla società.

La sento fiduciosa, ma il lavoro da fare è tanto. La CO 2 non è che una parte del problema…

Certamente. Ma da qualche parte bisogna cominciare, altrimenti il rischio è continuare a non fare niente. Start small, grow big è la nostra filosofia. A differenza di altre iniziative che, seppur avendo nobili fini, risultano dispersive, abbiamo deciso di partire da un obiettivo molto concreto e raggiungibile sul nostro territorio, sia per dare l’esempio, sia per mettere le basi per qualcosa di solido e strutturato che, regione dopo regione, possa arrivare ad avere un impatto globale. La piantumazione di alberi non è ovviamente la soluzione definitiva al surriscaldamento globale e di questo, sia chiaro, siamo ben più che consapevoli ma, come detto, è un primo passo concreto che ha come obiettivo parallelo quello di creare consapevolezza. Non ve ne posso ancora parlare ma, nei prossimi mesi, implementeremo la seconda fase del progetto e a quel punto, ne sono certa, tutti capiranno la vera portata della nostra iniziativa.

Stiamo parlando di un cambio culturale, è di questo che abbiamo bisogno?

Esattamente. Infatti, SostenibiliTi è una tra diverse iniziative che il SIDI Backup, l’anima no-profit del nostro istituto, sta portando avanti con l’ambizione non solo di sensibilizzare ma anche di educare all’importanza dell’impatto positivo come requisito fondamentale per un futuro migliore.
Abbiamo poco fa citato le aziende e le pubbliche amministrazioni, ma noi vogliamo parlare anche alle scuole e alle famiglie. Siamo convinti che il Ticino abbia tutte le carte in regola non solo per raggiungere l’obiettivo ma anche per diventare un esempio e fungere da traino per l’intera Svizzera. Siamo stanchi di sentir dire che i ticinesi non hanno iniziativa e sono parassiti che vivono alle spalle degli altri cantoni!

Non le resta che dirci come possiamo attivarci per unirci al SIDI in questa missione

Beh, la cosa più semplice è visitare il sito www.sostenibiliti.ch e aderire all’iniziativa sostenendo il costo della piantumazione necessaria per compensare, o andare oltre e superare, la propria produzione di CO 2. Se poi qualcuno desiderasse essere coinvolto ancora più attivamente, siamo pronti ad accogliere a braccia aperte ambasciatori e partner che ci aiutino a far arrivare a più persone, aziende e comuni possibili il nostro messaggio.

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