Cinque regole per un Natale in un ecosistema in crisi.

Natale eco compatibile
Natale eco compatibile

Sembrerebbe che il covid e i vari cicli di lockdown, non siano riusciti a trasmettere una lezione fondamentale: se la natura è malata, si ammala anche la vita umana. Occorre ribadirlo. Questo periodo è in assoluto il più inquinante dell’anno e si fa poco o nulla per ridurne l’impatto. Anche adesso che non c’è più tempo. Fra i vari motivi certamente spicca fra tutti quello puramente consumistico: il marketing lavora duramente, sempre meglio e sempre prima, bombardando la popolazione per promuovere ogni sorta di acquisto. Ma un Natale eco compatibile si può.

Soltanto l’accensione delle luci ha da sola un impatto che stando a una stima di Selectra, riportata da molti magazine online, andrebbe a sforare le 650 tonnellate di CO2. Per rendere meglio l’idea, sempre stando a Selectra, l’Italia da sola per recuperare dovrebbe piantumare quasi 950 alberi!

Non solo. A impattare sono anche la produzione e lo smaltimento delle decorazioni, le confezioni di regali, la produzione di “doni” che vengono quasi tutti cestinati nel corso dell’anno successivo, i viaggi per raggiungere ovunque i parenti, l’abbattimento di conifere per produrre alberi, lo spreco abnorme di cibo.

Verrebbe da pensare che no, l’uomo non impara mai e che il covid effettivamente non ha fatto abbastanza paura se anche quest’anno non ci sarà un Natale eco compatibile.

Ma recuperare a questo punto non solo si può, ma si deve. Ecco qualche regola e suggerimento per correre ai ripari.

Regalare amore per la natura.

Optare per un regalo eco compatibile non sarà assolutamente peggio di un pigiama indesiderato. Moltissime onlus e organizzazioni ambientaliste e animaliste italiane e internazionali, offrono l’opportunità di adottare (o piantumare) alberi, foreste, alveari, specie a rischio di estinzione, cani e gatti nei rifugi (…)

Non si può obiettare. Tutti i proventi sono tracciati e nella maggioranza dei casi viene inviata al donatore una documentazione fedele e puntuale di quanto svolto con il proprio contributo. Le onlus sono tante: WWF, FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, LAV…

Un modo intelligente per buttare meno oggetti inutili sarebbe quello di regalare ad esempio corsi, webinar, esperienze di arricchimento culturale, mostre.

Come il corso della School of Disruption sulle tecnologie dirompenti che non solo non inquina ma rende più intelligenti: https://www.disruption.school/product/disruptive-technologies-for-sustainable-development/

Oppure sfruttare una delle varie opzioni di acquisto per promuovere la piantumazione nel mondo promossa proprio da The Greenest per privati o aziende, partendo anche da pochi euro!  

Vincere lo spreco una volta per tutte!

Abbattere gli sprechi in tutti i sensi. Evitare di comprare ottanta panettoni o quintali di dolciumi, stilare menù che non prevedano una iper produzione di cibo che andrà quasi certamente buttato via, avrà un impatto ambientale inimmaginabile. È consigliabile per non dire doveroso, scegliere ingredienti di stagione e di produzione locale, andando così a non impattare con le importazioni o con le produzioni industriali. Anche il cesto può diventare una scelta eco sostenibile! Sono molte le organizzazioni o le comunità sociali che producono squisitezze uniche, per soddisfare i palati più curiosi ed esigenti, facendo del bene a tutti.

Luci & altri addobbi.

Fra le regole per avere un Natale eco compatibile certamente quella di prediligere per gli incarti, carte riciclate, in fibre vegetali, o rivestimenti di anni precedenti, la cui rimozione o recupero non creino disastri ecologici. Scegliere addobbi in materiali naturali e non cestinarli con troppa facilità, adoperandosi per un riutilizzo creativo. Accendere le luci poche ore al giorno e prediligere quelle a basso consumo. Smaltirle in maniera ecologica e non a casaccio. Sono delle regole veramente semplici, che oltre a risparmiare corrente per l’ambiente, aiutano tutti in un difficile momento economico.

Bambini più felici.

Nell’esperienza di un Natale eco compatibile rientrano certamente i bambini, con un business da capogiro. Facile intuire cosa possa accadere invertendo la tendenza fortunosa, regalando ad esempio esperienze nella natura invece che videogiochi. Giocattoli in materiali eco sostenibili, invece che plastica e altri materiali inquinanti. Non ci vuole the Greenest o altre stime internazionali per capire che un bambino che passa più tempo a contatto con la natura, invece che con dispositivi in mano, avrà molte più possibilità di diventare un adulto consapevole e felice.

Lasciare l’auto in garage!

Ultima ma non in termini di importanza, la buona norma di lasciare l’auto nel parcheggio o in garage, muovendosi verso varie destinazioni con treni o altri mezzi a minor impatto. Anche per l’acquisto di regali o per la spesa alimentare questa norma dovrebbe essere seguita il più possibile.

Per approfondire il tema:

  1. La sostenibilità è questione di mindset. L’esempio della Cartoleria Donati.
  2. Il significato profondo del cambiamento climatico.
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Team The Greenest

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